Vision Quest 2020 a Sambuca Pistoiese
23 Maggio 2020 15:00
Siamo onorati di poter organizzare appoggiando anche quest’anno, Maggio 2020, la Ricerca di Visione condotta dal Maestro messicano Tomas Adriano Perez. Sarà svolta sulle selvagge e magiche montagne dell’appennino Tosco-Emiliano a 750mt.
La preparazione di tale esperienza è resa possibile dal costante impegno di gruppo che durante tutto l’anno s’incontra, pianifica e lavora direttamente sul campo. Ai nostri Ricercatori di Visione è consigliato venire a trovarci per potersi, eventualmente, scegliere il proprio posto di ricerca.
L’Evento verrà aperto il Sabato sera con una Cerimonia dei 4 Tabacchi (altare della Mezza Luna) ed è aperto a tutti.
La ricerca della visione è un rito di passaggio praticato da alcuni gruppi di nativi in varie parti del mondo.
L’Hanblecheyapi (Piangere per un Sogno) consiste in un percorso individuale che il ricercatore intraprende al fine di trovare la propria strada, per interpretare una visione. Durante la cerimonia di quattro giorni, all’aspirante è fatto divieto di assumere cibo o acqua, così come di emettere suono.
Prima di affrontare il rituale,l’aspirante , nella nostra famiglia partecipera’ ad una cerimonia dei 4 tabacchi , con la quale apriremo lo spazio energetico , che durera’ tutta la notte. La mattina poi, prima di salire alla montagna, purifica sé stesso partecipando ad un inipi e avendo gia preparato 405 offerte di tabacco, legate ad un unico filo, che fungeranno da recinzione del suo recinto sacro ove rimarrà per tutto il tempo , puo salire alla sua montagna, sotto la guida di un wichasha wakan (uomo sacro). Al termine della preparazione, il gruppo di appoggio porterà l’aspirante al proprio luogo.
Di solito, in compagnia della sua pipa o tabacco, l’aspirante trascorre i giorni e le notti della cerimonia in completo isolamento, digiunando, astenendosi dal bere e dal parlare, pregando e supplicando le forze della Natura affinché queste gli permettano di ricevere una visione chiarificatrice.
La cerimonia si svolge all’interno di uno spazio sacro generalmente delimitato da quattro alberi , ai quali vengono assicurate le preghiere delle quattro direzioni, ciascuna del colore appropriato (rosso per l’est, giallo per il sud, nero per l’ovest e bianco per il nord). Il lungo digiuno, la generale stanchezza e le preghiere possono indurre nell’aspirante uno stato di trance, che permetterebbe di comunicare in varia misura con il mondo immateriale degli spiriti, dal quale trarre messaggi e visioni.
La ricerca della visione ha una durata di quattro giorni e notti complete: durante questo periodo, l’aspirante dovrebbe mantenere un contegno consono alla sacralità della cerimonia, al fine di favorire l’introspezione ed il contatto con gli aspetti più riposti del proprio Sé. Spesso, durante il completo isolamento richiesto dalla cerimonia, l’aspirante viene colto dal desiderio irrefrenabile di abbandonare il luogo del proprio ritiro, ponendo così fine al rituale; alcuni ricercatori testimoniano di essersi sentiti preda della follia, riuscendo a superare tali alterazioni ricordando a sé stessi la motivazione principale della loro personale ricerca. Generalmente, la cerimonia richiede comunque una notevole resistenza ed una grande determinazione.
Il giorno dell’inizio della Hanblecheyapi, l’aspirante si reca nella Capanna del Sudore e riceve ulteriori indicazioni da parte dell’Uomo-Medicina, pregando per il buon esito dell’impresa; in questa occasione assume dell’acqua per l’ultima volta. Al termine della purificazione ed uscendo dall’Inipi non rivolge più parola né sguardo verso niente e nessuno. Simbolicamente, ciò rappresenta la sua cessata appartenenza al mondo ordinario, mentre la sua attenzione e con essa il suo essere si concentra verso il Mondo degli Spiriti. Accompagnato nel luogo prescelto, viene affidato al Grande Spirito, abbandonato al digiuno, al silenzio ed alla preghiera per quattro giorni. Allo scadere del tempo, viene nuovamente condotto all’Inipi. Fuori dalla Capanna Sudatoria viene rifocillato e dissetato…